Ovvero, di come un bibliotecario diventi scemo prima di leggere un romanzo di Josh Bazell

(in 7 accounts e una sloggatura)

Primo tentativo di lettura digitale. Mi viene regalato un iPod touch su cui – mi si dice – si possono leggere ebook. Faccio la prova, voglio leggere il primo di Josh Bazell. Lo trovo su bol.it a 6.99 euro. Materiale di partenza: Mac + Ipod. Stato mentale: sono eccitato senza la presenza del motivo tangibile che si suppone scateni biologicamente l’eccitazione: il libro non c’è, ma c’è la promessa di avere infiniti libri, praticamente libidine da film porno.

Su Mac: Apro un account su bol.it, accondiscendo ad aprire un account su paypal.com per pagare bol.it, scarico un file .acsm da bol.it, non si apre. Apprendo che serve scaricare adobe digital edition. Mi trovo costretto ad aprire un account con AdobeID e scarico Adobe Digital Edition. Apro il file .acsm con quest’ultimo programma che me lo trasforma in file .epub. Purtroppo non riesco a trasferirlo sull’ipod perché i drm sono prematurati come se fosse antani (parentesi infruttuosa con iBooks). Secondo tentativo con un account su Bluefire, niente da fare non trovo il link per fetchare la roba da bol.it. Terzo tentativo aprendo un supercazzula account su facebook per loggarmi dentro l’account di txtr che mi promette/permette di uploadare il file .epub e poi syncarlo sull’ipod. E tutto grazie a questo tutorial.

Su Ipod: Apro un account AppleID per fare funzionare l’ipod. Scarico l’app Txtr, e mi loggo dentro doppiamente in quanto tale e in quanto possessore AdobeID del drm. Il libro non c’è perché sono loggato nello shop tedesco ed il libro era uploaudato nello shop great-britannico. Mi sloggo e mi loggo great-britannicamente. Digito, passo il dito, punto e appoggio, nonché declino numerose bestemmie seguendo gli esercizi di stile di Queneau. L’ipod mi dice: “Vedi di non morire”, e non è un consiglio zen sul fitness nell’usabilità dei dispositivi digitali. E’ la copertina del libro. Infine.

Comincero’ a leggerlo domani, sette account mi hanno esaurito, e anche la batteria dell’ipod non è che se la passi granché bene. Se c’è un sistema piu’ veloce oltre a passare in biblioteca ed accedere ad un prestito, fatemi sapere. Voglio dire, non è che siamo all’anno zero: questa è la terza generazione di letturai elettronici e due anni fa già sostenevo che l’editoria non stesse preparandosi a dovere a questo salto evolutivo, e a distanza di due anni devo dire che siamo ancora scarsi bol! Comunque l’ipod non lo butto, è bello avere una sveglia con una suoneria diversa ogni mattina (e i podcast di cappa e drago non sono niente male).